
REPERTORIO
DANZA CLASSICA
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Lo studio dei balletti di repertorio muove dalla tradizione propria dell’uomo di riprendere e valorizzare quanto i suoi predecessori hanno creato, studiato nel passato. I cosiddetti “classici” sono e rimangono i riferimenti ai quali tendere per l’evoluzione intellettuale, culturale e artistica dell’intera specie umana. Questo può essere affermato senza paura di smentita ed è chiaro alla luce di quanto il nostro Paese, l’Italia, con il suo patrimonio artistico e culturale abbia fino ad oggi e continui ancora a contribuire allo studio e alla conoscenza dei classici nel mondo.
Così anche per i balletti esistono dei precisi riferimenti classici che vengono chiamati di repertorio in quanto entrati a pieno titolo a far parte della storia del balletto. Questi rispondono, oltre che ad una istanza per così dire storica, letteraria e filosofica anche ad una esigenza di carattere estetico e di codificazione dei passi e delle figure che li caratterizzano.
Balletti quali “Il lago dei Cigni”, “Giulietta e Romeo”, “Cenerentola”, “Coppelia”, “Schiaccianoci”, “Giselle”, Don Chisciotte”, solo per citare alcuni esempi eccellenti, hanno fatto e continuano a fare la storia del balletto e la loro conoscenza è imprescindibile da qualunque forma di danza fatta in modo professionale.
Lo studio dei balletti di repertorio contribuisce alla formazione del danzatore e della sua coscienza e conoscenza del balletto; anzi possiamo affermare che è impossibile pensare la figura di un danzatore senza la conoscenza del repertorio classico che costituisce valorizzazione stessa delle doti tecniche del danzatore.
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